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mercoledì 31 dicembre 2014

Dialogo tra un ateo ed uno stregone.



Mentre passeggiava gli si avvicinò uno stregone con tanto di tunica, cappello e bastone magico proprio quelli utilizzati durante le funzioni religiose della domenica mattina dagli stregoni della setta dei Cristiani.

Scrutandolo, l'ateo gli disse:
«buon giorno stregone, qual è la divinità della sua setta?»
Si trattava d'un vescovo, che per nulla intimorito dalla provocazione gli rispose:
«L'unico vero Dio. Esiste un essere invisibile, che vive nel Regno dei Cieli, padre onnipotente, creatore del cielo e della terra...»
L'ateo lo lasciò palare, poi chiese:
«come fai ad esserne così sicuro? E' evidente che non hai argomenti oggettivi a supporto, altrimenti seguirebbero tutti la tua religione, invece ne esistono a migliaia...».
Lo stregone replicò:
«Dio si è rivelato all'umanità, incarnandosi nel seno della vergine Maria, si è fatto uomo...»
L'ateo pensò e rispose:
«quindi dovrei credere a chiunque affermi l'esistenza di un'entità immaginaria?»
Il vescovo replicò:
«sta scritto nella Sacra Bibbia che...»
l'ateo lo interruppe:
«chiedo scusa, ovvero qualsiasi cosa scritta all'interno di un libro ritenuto sacro è vera?»
Lo stregone agitando il bastone magico, altresì noto con il termine di pastorale, rispose:
«non tutti i libri sono come la Bibbia. Il testo sacro contiene la Verità perché divinamente ispirato».
L'ateo era alquanto divertito, rincarò la dose:
«davvero? Può provarlo?»
Lo stregone, a corto di argomentazioni, rimandò al mittente la domanda:
«E tu, puoi forse dimostrare il contrario?»
Il miscredente rispose argomentando logicamente:
«non possiamo neanche dimostrare che non esistono dei mostri nei bagni che spariscono innanzi alla nostra presenza. Lei crede forse che i bagni delle abitazioni siano infestati da mostri che non possiamo vedere?»
Il vescovo disse:
«ma cosa sta dicendo!»
l'ateo riprese:
«non è forse l'onere della prova a carico di chi afferma l'esistenza? O forse Dio, così come qualsiasi altra divinità o qual si voglia entità immaginaria, esiste a priori? Lei pensa forse che Spiderman o l'Invisibile Unicorno Rosa esistano fino a prova contraria? Eppure non possiamo dimostrare la loro inesistenza, mentre possiamo affermare la loro esistenza, proprio come ha fatto lei con il suo Dio!»
Lo stregone tentò di argomentare:
«Dio è amore, bontà, bellezza è nei nostri cuori, non lo puoi dimostrare con la ragione ma se lo cerchi sinceramente con il cuore lo troverai, così come io l'ho trovato. Per conoscere il mistero di Dio devi avere fede.»
L'ateo riprese:
«che validità ha quello che afferma? Allo stesso modo potrei ripetere la sua argomentazione per l'Invisibile Unicorno Rosa, ma che senso avrebbe? Le sue affermazioni non hanno alcun valore oggettivo; al di fuori della sua personalissima illusione non c'è nulla nel mondo reale che possa avvalorare la sua tesi».
Lo stregone indicò le numerose persone che si erano fermate ad ascoltare l'animata conversazione:
«si guardi intorno, probabilmente in questa piazza lei è l'unico che non crede in Dio. Neanche questa è una prova?»
L'ateo annuì:
«esattamente, la realtà se ne infischia di quello in cui crediamo, indipendentemente da quanti siano disposti a credere in una determinata cosa. L'esistenza nel mondo reale, in particolare, ha bisogno di empirismo e non di fede, altrimenti si tratta semplicemente "fuffa" metafisica, esattamente come per qualsiasi entità astratta frutto della nostra immaginazione. In passato grazie alle presunte rivelazione del vostro Dio, le persone credevano che le donne avessero una costola in meno rispetto agli uomini, che la terra fosse piatta e che fosse posizionata al centro dell'universo. Alcuni sono stati arsi al rogo in nome di Dio, perché sostenevano il contrario. Mi dica: avevano forse ragione?».
Lo stregone non replicò. L'ateo riprese fiato, e continuò:
«mi faccia capire, lei difende una religione costruita su assunti arbitrari, che ci parlano di un essere immaginario, giustificando il tutto con l'interpretazione di alcuni versetti di un libro che afferma esser sacro in quanto divinamente ispirato da un essere onnipotente, del quale però non riusciamo a provare l'esistenza. Un testo che è, stranamente, colmo di sciocchezze puntualmente smentite dalla Scienza... Con che coraggio pretende che le persone le credano? Allora allo stesso modo dovrebbero credere anche a tutte le altre religioni, o forse no? Anche le altre hanno divinità e testi sacri. Perché il suo dio immaginario è superiore rispetto a quello degli altri?»
Lo stregone ritrovò il coraggio e riprese la difesa:
« le altre religioni sono in errore, perché l'Altissimo si è manifestato. Io stesso posso sentire e testimoniare la sua presenza per mezzo della mia vocazione».
Immediatamente l'ateo replicò:
«di nuovo le sue affermazioni non hanno alcuna validità, si tratta di valutazioni soggettive. Del resto, anche gli altri affermano di "sentire" le proprie divinità, eppure lei afferma l'esistenza esclusivamente del suo Dio. Perché non sente anche quello degli altri?».
Il vescovo pensando di rispondere per le rime disse:
« il motivo dell'equivoco è semplice, le religioni sono tutte espressioni dello stesso Dio».
L'ateo immaginava una simile risposta.
« Ne è proprio sicuro? Quindi come la mettiamo con i politeisti? E con le numerose divinità in netta contraddizione con il suo Dio? La divinità Azteca che chiedeva sacrifici umani per far sorgere il sole, è forse compatibile con il Dio dei cristiani? Ed ancora, non sta forse scritto nelle sacre scritture “non avrai altro Dio all'infuori di me”? Sta cadendo in basso mio caro stregone. O forse, pur di celare alla sua mente la verità, è disposto a rinnegare la volontà del suo Dio? Ore le faccio una domanda... perché crede proprio nel suo Dio?»
Lo stregone indispettito rispose a gran voce:
«glie l'ho già detto, ho sentito la sua chiamata»
L'ateo replicò altrettanto seccamente:
«mi risulta difficile pensare che possa aver sentito la chiamata di un essere immaginario, semmai lei ha sentito un'elaborazione della sua esperienza di vita, partorita dal suo subconscio. Lei crede in Dio perché è stato contaminato dalla cultura cristiana. Se fosse nato in Egitto nel 2000 a.c. avrebbe adorato Amon-Ra, così come chi oggi nasce in India diviene induista...»
Lo stregone non replicò.
«Quel che è peggio signor stregone è che sulla base d'una menzogna, quella dell'esistenza di un'entità immaginaria, lei, con il suo operato, legittima un'istituzione che ha un potere smisurato, e che interferisce pesantemente con la società, condizionando l'esistenza di miliardi di persone. Lei non può essere certo di quello che afferma, quindi le domando: che certezze possiamo avere basando una teologia sull'incertezza? Perché continuate a celare che le presunte verità di Dio sono verità umane?»
Il vescovo era stato messo alle corde e non poteva far altro che ricorrere ad un tipico mezzo di controllo esercitato sulla massa dal potere: la paura.
«Questa è pura blasfemia, fai attenzione o brucerai all'inferno!»
L'ateo rise ancora una volta e gli rispose:
«non ho paura di perire in immaginifici luoghi metafisici, siete voi che dovreste avere paura. Le dico una cosa, è tipico di ogni religione affermare che tutte le altre siano in errore. Io penso che abbiano ragione, in quanto tutte le religioni sono false, inclusa la sua. Il vostro potere è condannato a perire, perché in un futuro non troppo lontano la logica e la razionalità riusciranno definitivamente a spegnere le pericolose fiamme partorite dalla vostra fervida immaginazione».

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